Quest’oggi parliamo di un’artista, Helen Frankenthaler, che ha fatto parte della corrente “Color field”. L’interesse di questi artisti risiede nel colore e nella sua possibilità di creare coinvolgimento solo in quanto materia. Ciò che viene rappresentato non sono infatti segni o riproduzioni delle realtà ma grandi campi di colore che interagiscono tra loro e che ci attraggono per la loro giustapposizione.
La tecnica utilizzata per realizzare queste opere è molto interessante, si tratta della “soak stain” ovvero dell'”imbibizione a macchia”; il colore ad olio viene fatto colare sulla tela dalle grandi dimensioni e ne si diluiscono i contorni con la trementina, una resina vegetale oleosa.

Helen Frankenthaler, untitled, 1960

Helen Frankenthaler, Riverhead, 1963

Helen Frankenthaler, Yellow span, 1968

Helen Frankenthaler, Cool Summer, 1962
I dipinti risultano degli enormi acquerelli, l’effetto ricercato infatti è proprio quello. Il colore diventa quasi immateriale, come se la tela diventasse sempre più permeabile alla luce.
L’attività che proponiamo
L’attività che proponiamo oggi è ispirata all’opera di quest’artista e dunque al valore dato al colore che viene utilizzato solo in quanto materiale. Ciò che ci occorre sono pennarelli scarichi, quasi tutti noi possediamo alcuni pennarelli che dovremmo buttare via da tempo, e alcuni fogli di carta, se cartoncino ancora meglio. Si procede sperimentando senza pensare al soggetto che andremo a rappresentare ma semplicemente puntando il pennarello sul foglio e lasciandosi trasportare dal gesto del colorare, del riempire una superficie. I pennarelli scarichi ci permettono di creare diverse sfumature all’interno delle aree di colore, lasciatevi trascinare anche dagli “errori” che provoca un pennarello scarico, quando in alcuni tratti rilascia più colore che in altri. Mescolate i colori che volete ed osservate poi i risultati. Fate più prove e affiancatele. Quale vi piace di più? Perché? Quale tratto vi sembra più interessante?
Attendiamo la foto dei vostri risultati!