La storia dell’artista che ci guiderà nella proposta d’attività di oggi è una storia che nasce da un isolamento. L’artista in questione si chiama Rebecca Horn, all’epoca diciannovenne, si ammala di un’infezione ai polmoni e viene ricoverata, dovendo passare molto tempo in solitudine.
Uscita dalla fase di isolamento, inizia a creare sculture e strane estensioni fisiche, con lo scopo di sconfiggere questa solitudine, comunicando attraverso le forme del corpo.
Possiamo osservare alcune estensioni da lei create, come per esempio quella di Finger Gloves, prolungamento delle dita tale da poter raggiungere oggetti distanti da lei.

Rebecca Horn, Finger gloves, 1972
Un’altra opera interessante è Pencil Mask , una maschera alla quale sono agganciate alcune matite e con la quale l’artista disegna su una superficie muovendo il capo.

Rebecca Horn, Pencil mask, 1972
Altre opere da lei realizzate sono maschere o coperture a ventaglio che permettono al corpo di nascondersi.

Rebecca Horn, Cockatoo mask, 1973

Rebecca Horn, White body fan, 1972
L’attività che proponiamo
L’attività proposta per oggi, in una fase in cui anche noi stiamo piano piano uscendo dall’isolamento, si ispira a quanto ha realizzato Rebecca Horn. Recuperando alcuni oggetti di scarto che possedete a casa o anche della carta cercate di immaginare in quale maniera possano essere utilizzati per costruirvi delle estensioni fisiche. Io ad esempio ho provato a costruire delle orecchie particolari, come si può vedere dalla foto, ma le estensioni del corpo possono riguardare davvero molte sue parti. Volete provare a costruire un mantello con ciò che trovate in casa? Perché no! Volete provare a costruire una maschera personale con della carta? Via con la creatività.

Estensione orecchie
Come sempre, attendiamo le foto delle vostre creazioni!