Durante questo anno abbiamo visto cosa si intenda quando parliamo di immagine figurativa e di immagine astratta, ripetiamolo: un’immagine figurativa è un’immagine che rappresenta qualcosa che riusciamo subito a nominare, un’oggetto ad esempio, riusciamo subito a dargli un nome; un’immagine astratta è un’immagine composta da linee, forme e colori che non riusciamo subito a nominare anche se magari l’intento dell’autore era quello di rappresentare la propria emozione o un oggetto.
Per indagare il mondo astratto delle cose non serve per forza recarci in una galleria d’arte ma possiamo osservare ciò che ci circonda, infatti dentro un’immagine figurativa possiamo trovarne una astratta. Se osserviamo, ad esempio, a distanza il nostro mobile del salotto ci vediamo qualcosa di figurativo, un mobile appunto con i cassetti e il legno che lo compone; ma se ci avviciniamo di molto possiamo ritrovarci di fronte ad un insieme di sole linee e nodi, non riconosciamo più il mobile ma solo una superficie che ci fa immaginare qualcos’altro.
Possiamo fare la stessa operazione con molti oggetti che ci circondano anche quelli più piccoli, il legno si presta molto bene perché possiede all’interno l’imprevedibilità della natura, così come si prestano benissimo gli ortaggi e la frutta. Qui https://www.nikonschool.it/life/orto-grafie2.php potete trovare alcune “orto-grafie” a cura di Paolo Spigariol ed altre di Edward Weston, che vi consiglio di osservare:
Fotografie di Paolo Spigariol

Fotografie di Edward Weston
Vediamo come attraverso la fotografia ravvicinata, ovvero la macro-fotografia, possiamo zoommare la realtà e scoprirne una nuova, che sembra non avere nulla a che fare con la prima.
Oltre alle venature e ai pattern delle superfici possiamo trovare anche dei colori a tinta unita o delle sfumature e sfocature che ci portano all’interno del colore, come avviene per i quadri di Mark Rothko:
L’esercizio che proponiamo
L’esercizio che ti proponiamo oggi è quello di indagare il mondo astratto presente nel mondo figurativo che ti circonda. Non ti occorrono grandi strumentazioni anche perché ormai quasi tutti i cellulari di ultima generazione possiedono una macchina fotografica integrata, per alcuni vi è addirittura la possibilità di impostare quest’ultima sulla macro-fotografia. Dunque munitevi di un cellulare e indagate la possibilità della sua macchina fotografica. Se non dovesse avere l’opzione dello scatto in macro non preoccupatevi e provate a scattare con quello che avete, magari farete degli scatti sfocati e realizzerete delle opere simili a quelle di Mark Rothko oppure realizzerete degli scatti meno ravvicinati ma comunque molto interessanti. Indaga la tua realtà in varie situazioni, magari anche mentre stai mangiando, osserva i riflessi presenti all’interno del tuo bicchiere o le briciole sulla tovaglia. Se possiedi una lente d’ingrandimento prova a indagare la realtà anche con quella e magari a crearvi degli scatti fotografici attraverso. Ulteriore consiglio è quello di applicare allo scatto un filtro in bianco e nero che talvolta, come possiamo osservare dalle fotografie di Edward Weston, rinforza i contrasti di linee e nodi e ci allontana dai colori reali dell’oggetto per farci concentrare solo sulla sua forma.
Una volta terminato mandaci i tuoi scatti!